Trent’anni è l’età giusta per capire molte cose.
Tra queste, il primissimo posto in classifica, è dedicato a “CHE IO SIA MALEDETTA NEI SECOLI DEI SECOLI SE SPROFONDO ANCORA UNA VOLTA IN SINDROMI DA CROCEROSSINA, PETER PAN INVECCHIATI, FIGLI DI MAMME PROTETTIVE, UOMINI NON “ANCORA PRONTI”.
Ecco quindi la nostra preziosa guida (uomini sì stiamo parlando con voi!) delle 5 cose che una donna Trentenne cerca in un uomo. Giochiamo al Grillo Parlante?
A come ASCOLTARE
Lo so, parliamo troppo. Il più delle volte vi raccontiamo lunghissimi aneddoti sul dramma esistenziale della nostra migliore amica che da 5 mesi prova a rimanere incinta e poi ha scoperto che se mangi meno carne aumenti le probabilità, che però poi il ginecologo della cugina della tua collega, che è uno vecchia scuola, dice che invece non bisogna ascoltare queste cose, ma basta solo non pensarci e insomma a voi non ve ne fotte niente.
E’ vero. Forse potete anche avere il diritto in questi casi di assorbire qualche informazione base tipo “migliore amica, ginecologa, carne”.
Però.
Però. Se vi stiamo parlando di qualcosa che riguarda il nostro cuore, se stiamo cercando di spiegarvi qualcosa che per noi ha un valore, ascoltateci. Vi prego ascoltateci. Non pensate a dove gioca il prossimo turno in Champions la Juve. Perché quando poi un giorno vi guarderemo con gli occhi assenti pronunciando “non ti amo più”, e voi sconvolti e disperati vi chiederete “QUANDOOOOOO? QUANDOOOO E’ SUCCESSO???!!!”
L’unica riposta plausibile sarà “mentre la Juve giocava con il Real Madrid”
P come PROTEZIONE
No, non ci aspettiamo Kevin Costner a braccia conserte davanti ad un auto blu, e nemmeno un salvataggio miracoloso per l’esplosione improvvisa di un cassonetto della spazzatura. Noi le braccia forti le vorremo per racchiuderci in un abbraccio quando siamo stanche, in una carezza che sa di complicità e conforto, in quella sensazione “intangibile” che c’è qualcuno che abbia voglia di prendersi cura di noi. Beh sì, ci basta anche non trovarci davanti una faccia da ebete che ci guarda spaurito alla domanda “puoi aiutarmi”?.
E comunque sappiate che la frase “Non preoccuparti ci penso io” è quanto di più incredibilmente meraviglioso una donna possa sentirsi dire.
N come NO PETER PAN, GRAZIE!
Allora dobbiamo parlare di una cosa. Peter Pan aveva 12 anni, DODICI, ok? Non 30! E neanche 33/35/38 e così via.
Non c’è altro da aggiungere. L’udienza è tolta.
R come RIDERE
Ridere e ridere e ridere ancora. Della palestra, dei muscoli e i bicipidi sudati, degli sguardi seri, dei musi lunghi e dell’irascibilità, degli uomini che si prendono troppo sul serio, a 30 anni come dire … ci siamo un po’ rotte le palle! Siamo una generazione così sfigata già di per sé che solo una grassa e fragorosa risata ci può salvare. Quindi sì all’ironia e alla sdramatizzazione!
No, ecco dire che una ha le tette grosse come due mongolfiere non ci fa proprio ridere tantissimo.
U come UOMO
Vogliamo un Uomo. Tutte le donne al mondo vogliono un UOMO. Se no staremmo con le donne (come fanno alcune), che a volte sono più uomini di certi uomini. Insomma che non contano i peli, la pancia, la barba, le ali di gabbiano, le ascelle depilate, l’altezza/chiattezza/bruttezza, la playstation, youporn. Conta invece che non sei solo il figlio di tua madre, che non posso sempre essere io a doverti salvare dai tuoi problemi esistenziali, che ho deposto la divisa da crocerossina intorno alla fine dei venti.
Abbiamo bisogno di avere accanto un faro nel buio, (sì anche quando fingiamo di non averne bisogno!), di una zattera in mezzo alla tempesta, di uno scoglio (preferibilmente non scivoloso) a cui aggrapparci. Siate tutto questo.
A 30 anni la vita comincia a farsi un attimo più complicata, noi siamo delle rompicoglioni lo sappiamo, ma quando amiamo, siamo in grado di farlo con tutte noi stesse.
Stefania de I Trentenni
Stefania Rubino
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Guido
Tutte cose giuste, ma nei 30 anni queste dichiarazioni di intenti ne ho sentite tante, forse troppe…
Credo che dopo essersi innamorata una donna SPERI di avere accanto un uomo con queste caratteristiche, ma queste non sono mai (o quasi) una condizione per innamorarsi.
Questo ovviamente in base solo alla mia piccola esperienza!
Complimenti per questo spazio davvero accogliente per tutti noi!!
Paolo
Guido hai ragione assai!
Per mia esperienza queste sono caratteristiche che si pretendono quasi sempre post-innamoramento…
Lia
Ciao, Bello questo spazio. Scrivo io che ho 36 anni (al 1 di febbraio) e il mio lui quasi 42. . Quando si dice Peter Pan quasi si offende . Io mi ritrovo a non capirci più nulla della vita e di lui . E vorrei tanto, ma tanto capirci qualcosa. Non sò più che pensare e che dire . Ho quasi consumato le parole e anche i pensieri, e sinceramente mi ritrovo senza neanche più la forza di reagire., le lacrime continuano a scendere ma forse non servono pù. Grazie per questo spazio. Ciao !
LiA
Ho la sensazione che alcuni uomini dimenticano o non realizzano che i “30”anni durano solo 10 anni. Dopo si passa ai 40, poi ai 50, ecc. NON E’ CHE “30”ANNI DURANO 30 ANNI . !!!
666
Gli uomini così se li sono già presi le altre, mentre voi eravate impegnate a farvi notare dal figaccione tamarro di turno, il tutto quando si era nella categoria 20enni
Vanja
una donna a 30 anni vuole un UOMO che non abbia paura di prendersi un impegno, che non abbia paura a riununciare a un po’ della sua libertà per dedicarsi a lei, che la coinvolga e che la AMI.
Una donna a 30 anni sa vivere e amare in modo consapevole, passionale ma anche responsabile.
una VERA DONNA a 30 vuole accanto un VERO UOMO e non una mezza calzetta.
Michele Annicchiarico
La fede
L’amore,l’unita
sara l’unione
del nostro
insieme!
. Valentino
PaoliG
Per cercare e trovare realmente una persona così ci vuole un ingrediente fondamentale: la maturità.
La maturità di saper accogliere, di tagliare con le menate e le mode e di uscire dal circolo vizioso del “bisogno”.
Perché per saper scoprire persone del genere bisogna anche essere in grado di vederle.
A parole è facilissimo dire “non ci aspettiamo Kevin Costner”, A parole è facilissimo dire “non vogliamo più ragazzini cresciuti solo anagraficamente”. Farlo realmente è diverso. Riuscire a smettere di scartare un certo tipo di persone significa riuscire a cambiare sé stessi (impresa ardua in un mondo autoreferenziale).
E per favore basta con questa psicosi di massa per l’accoppiamento. Non se ne può più. Soldi, tempo ed energie buttate per stronzate immani come le “prove costume”. Tagliate con questa roba, vi uccide il cervello. Che poi quando ci si schianta con la realtà sono bastonate sui denti ed è brutto realizzare che, piuttosto che spaccarsi di diete assurde e esercizio ossessivo, era meglio leggere un buon libro (non le stronzate commerciali alla Fabio Volo) o fare un po’ di meditazione.
ndr
Un delicato fiorellino che cerca l’ottocentesca protezione di un uomo.
Mi ricorda un monologo de “La bisbetica domata”: <>
La domanda che mi frulla sempre per la testa è: perché un uomo del genere dovrebbe perdere tempo con queste ragazzine troppo cresciute. Poi mi rendo conto che tanto la scelta ricade sempre sullo (pseudo)figaccione di turno.
Kissini
Luca C..
Di una persona ci si innamora dei SUOI difetti non dei pregi, perchè sono gli stessi che abbiamo TUTTI