I Trentenni, Tiziano Ferro e le sereeee nereeee

In questo post proverò a spiegarvi i 5 motivi per cui tutti voi, che vi piaccia o no, sapete a memoria almeno una canzone di Tiziano Ferro. Siate voi trentenni hipster, rockers, heavy metal, punk rock, classici o discotecari. Provate a pensarci un attimo…

tizzi

Ve lo dico perché sono stata alla presentazione del suo Best Of in uscita e mentre aspettavamo il suo arrivo mandavano le canzoni dei 4 cd (versione deluxe) in diffusione e ho notato che più o meno tutti i giornalisti presenti per almeno 5 secondi hanno intonato una strofa del pezzo che stava passando.

Rosso Relativo, Ti scatterò una foto, Ti voglio bene…

tzn

Ok prima di iniziare vi aggiorno rapidamente su Tiziano. È nato a Latina il 21 febbraio del 1980 e nel 1997 inizia a cantare e lo fa scrivendo canzoni pazzesche che parlano di te, di me, di lui, lei, e voi. Porta così un brano dal titolo “Quando ritornerai” (che c’è nel disco) alle selezioni dell’Accademia di Sanremo ma niente da fare. È grazie alla mitica Mara Maionchi e Alberto Salerno se Tiziano riesce a convincere la EMI e a pubblicare nel 2001 il suo primo disco Rosso Relativo. Pop, R’n’B, melodiche, black soul. E spacca.

rosso relativo

Bene ora provo a darvi 5 spiegazioni semiserie sul perché conoscete almeno una canzone di Tiziano Ferro a memoria.

1 – Era il 2001 cari Trentenni quando Tiziano Ferro esordisce con Xdono e quella canzone determina il suo successo.

Metrica serrata, beat irresistibile e testo facile che rimane impresso perfettamente. E mentre voi cantavate “perdono… Si quel che è fatto è fatto io però chiedo scusa… Regalami un sorriso io ti porgo una rosa… Su questa amicizia nuova pace si posa…” intorno a voi succedeva di tutto. Cadevano le Torri Gemelle e i vostri sguardi si alzavano al cielo impauriti e le case editrici sfornavano ristampe aggiornate di libri scolastici con quel pezzo di storia che per sempre vi porterete nell’anima. L’Euro entrava (o usciva) definitivamente nelle vostre tasche, il vostro primo amore vi lasciava, lasciavate il vostro primo amore e vi sentivate grandi e i vostri vent’anni vi sembravano l’età più bella o più terribile da vivere. E intanto la voce black di Tiziano continuava a cantare… Lo so che state cantando.

perdono

2 – Perché ancora oggi vi state chiedendo chi cazzo era “Paola, o Paola….la dama del castello”.

3 – Perché chi di voi non si è innamorato in mezzo secondo o in “due mesi o poco più” di uno/a con i quali avevate fatto sesso mezza volta? “E’ iniziato tutto per un tuo capriccio
Io non mi fidavo.. era solo sesso. Ma il sesso è un’attitudine..”.
E quante volte vi siete sentiti “imbranati” nel chiedere: “Ciao…Come stai”? Domanda inutile vero? 😉

bean

4- Perché non importa se la vostra professoressa di filosofia ha tentato di insegnarvi che era Nietzsche che diceva “Quello che non mi uccide, mi fortifica”, voi lo avete memorizzato solo dopo aver cantato distrutti dal dolore “Se non uccide fortifica. Mentre passa distratta la tua voce alla tv Tra la radio e il telefono risuonerà il tuo addio.
Di SEREEEEEEEEEE NEREEEEEE, che non c’è tempo, non c’è spazio e mai nessuno capirà”.
E nessuno continuerà a capirlo.

tatoo

5 – Perché lo sappiamo che almeno una volta nella vostra vita avete detto a voi stessi “Non me lo so spiegare” e cantato a squarcia gola in macchina fregandovene del vicino di corsia o al semaforo che vi guarda con gli occhi sbarrati. In quel momento eravate solo voi e le vostre CASE, LIBRI, AUTO, VIAGGI E FOGLI DI GIORNALE…

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Lo so trentenni siete sconvolti. Soprattutto perché da qui a notte fonda nella vostra testa risuoneranno esclusivamente queste note e queste parole: “…di Sereeeeeeeeeeeeeeeeeee Nereeeeeeeeeeeeeeeeeee”.
Fatemi sapere qual è la canzone che conoscete a memoria, perché lo so che ce l’avete!

Qui la mia intervista per Televisionet.tv a Tiziano e sotto l’album ascoltabile su Spotify.

Silvia


itrentenni@gmail.com

 

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Io sono Silvia, ho 33 anni e faccio la giornalista e l'attrice. Amo ascoltare le storie delle persone e raccontarle nuovamente, a modo mio. Cerco sempre di trovare il lato divertente delle cose. Rido spesso di me e amo l’ironia, in tutte le sue forme.
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