Io però non volevo fare 30 anni e facevo finta di niente.
Sono sempre stata la più piccola: la più piccola della classe, la più piccola del gruppo di amiche, la più piccola tra i miei fidanzati.
Fino ai 26 anni nulla di grave.
Il trasferimento in una grande città, la laurea di primo livello, la patente un po’ in ritardo, la laurea di secondo livello, il primo stage, le mie amiche quasi tutte single, la fine di una storia oppressiva.
I 27 già mi davano un po’ fastidio, mi sentivo grande. Era proprio quel 7 il problema, spigoloso come tutti i numeri dispari.
Tic, tac, tic, tac, tic, tac.
Ricordo un giorno, avevo 25 anni e stavo guardando una puntata di Sex and the city, era la puntata in cui Carrie festeggia i suoi 35 anni al ristorante con le sue amiche, ma nessuna per vari impegni ed imprevisti riesce a presentarsi e lei rimane sola e sconsolata.
Al tavolo accanto 4 amiche, un’altra generazione, una torta a sorpresa e la festeggiata che emozionata esclama “25!!!! CACCHIO SONO VECCHIA!!!!” Carrie definitivamente stroncata si alza e se ne va.
Ecco ricordo in quel momento di aver provato un fortissimo senso di rivalsa nei confronti di Carrie, tipo “cioè si ok tu avrai una quantità di Manolo Blanik che ci si può comprare un palazzo, ma io ho 25 anni capito???? Sono giovane ancora!!!”
Al giro di boa dei 29 mi sentivo come quando sei in mare e vedi una grande onda che sta per travolgerti.
Sei lì, in quel pezzo di bagno asciuga in cui non farai MAI in tempo a salvarti, non sei dentro e non sei neanche fuori, e quell’onda ti travolgerà e con la sua violenza ti lascerà con le tette di fuori davanti a tutti i bagnanti.
I 30 sono arrivati. Io stavo con le mani tappate sulle orecchie, gli occhi chiusi e gridavo “LALALALALALALALALALALALA”.
Disoccupata e senza un introito per permettermi nemmeno un paio di sandali Nero Giardini e con Carrie che mi guardava beffarda.
Soffio le candeline, una persona vicino al mio cuore mi dice “Da domani tutto cambierà!”.
Io ovviamente non ci credo nemmeno per un attimo ed invece…
…ed invece sono sul bagno asciuga, sono più vicina alla spiaggia e l’onda mi ha rinfrescata dal caldo torrido e soffocante, sono in topless … per scelta, ho trovato un lavoro e faccio parte di questa nuova meravigliosa avventura del blog di tutti noi, noi “i trentenni”. Felici? non so. Un po’ sfigati? Forse.
Questo spazio è dedicato alle vostre storie. Riflessioni, propositi, affanni, sogni, ricordi, speranze, cicatrici, obiettivi, preoccupazioni, desideri. Parole sparse, pensieri e riflessioni. Voglia di raccontarsi o semplicemente di sentirsi come a casa. Scriveteci a itrentenni@gmail.com
Quando ho fatto 30 anni io non volevo fare 30 anni.
itrentenniSono Ayka e ho 30 anni.
Io però non volevo fare 30 anni e facevo finta di niente.
Sono sempre stata la più piccola: la più piccola della classe, la più piccola del gruppo di amiche, la più piccola tra i miei fidanzati.
Fino ai 26 anni nulla di grave.
Il trasferimento in una grande città, la laurea di primo livello, la patente un po’ in ritardo, la laurea di secondo livello, il primo stage, le mie amiche quasi tutte single, la fine di una storia oppressiva.
I 27 già mi davano un po’ fastidio, mi sentivo grande. Era proprio quel 7 il problema, spigoloso come tutti i numeri dispari.
Tic, tac, tic, tac, tic, tac.
Ricordo un giorno, avevo 25 anni e stavo guardando una puntata di Sex and the city, era la puntata in cui Carrie festeggia i suoi 35 anni al ristorante con le sue amiche, ma nessuna per vari impegni ed imprevisti riesce a presentarsi e lei rimane sola e sconsolata.
Al tavolo accanto 4 amiche, un’altra generazione, una torta a sorpresa e la festeggiata che emozionata esclama “25!!!! CACCHIO SONO VECCHIA!!!!” Carrie definitivamente stroncata si alza e se ne va.
Ecco ricordo in quel momento di aver provato un fortissimo senso di rivalsa nei confronti di Carrie, tipo “cioè si ok tu avrai una quantità di Manolo Blanik che ci si può comprare un palazzo, ma io ho 25 anni capito???? Sono giovane ancora!!!”
Al giro di boa dei 29 mi sentivo come quando sei in mare e vedi una grande onda che sta per travolgerti.
Sei lì, in quel pezzo di bagno asciuga in cui non farai MAI in tempo a salvarti, non sei dentro e non sei neanche fuori, e quell’onda ti travolgerà e con la sua violenza ti lascerà con le tette di fuori davanti a tutti i bagnanti.
I 30 sono arrivati. Io stavo con le mani tappate sulle orecchie, gli occhi chiusi e gridavo “LALALALALALALALALALALALA”.
Disoccupata e senza un introito per permettermi nemmeno un paio di sandali Nero Giardini e con Carrie che mi guardava beffarda.
Soffio le candeline, una persona vicino al mio cuore mi dice “Da domani tutto cambierà!”.
Io ovviamente non ci credo nemmeno per un attimo ed invece…
…ed invece sono sul bagno asciuga, sono più vicina alla spiaggia e l’onda mi ha rinfrescata dal caldo torrido e soffocante, sono in topless … per scelta, ho trovato un lavoro e faccio parte di questa nuova meravigliosa avventura del blog di tutti noi, noi “i trentenni”. Felici? non so. Un po’ sfigati? Forse.
Ma sempre alla ricerca dell’onda perfetta.
Aika
itrentenni
Riflessioni, propositi, affanni, sogni, ricordi, speranze, cicatrici, obiettivi, preoccupazioni, desideri. Parole sparse, pensieri e riflessioni. Voglia di raccontarsi o semplicemente di sentirsi come a casa.
Scriveteci a itrentenni@gmail.com
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