Trent’anni

I trent’anni sono uno spartiacque fondamentale nella vita di una persona.
Ti accorgi strada facendo che tante cose sono cambiate rispetto a 10 anni prima e non fai in tempo a rendertene conto.
A trent’anni cambiano un sacco di cose, cambia forse tutto e ci metti sempre un bel po’ a riordinare la vita.
Pensieri, idee, visione del mondo, progetti e sogni. Tutti quelli che a vent’anni ti sembrava di poter portare avanti con facilità e con energia pura, si mescolano fra di loro, fanno confusione, si sovrappongono. Alcuni li perdi e non li ritrovi più.

Photo by Louis Blythe on Unsplash

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A trent’anni cambi di testa, cambi fisicamente e cambi soprattutto di cuore. Alcuni diventano paranoici al solo pensiero di un’età che avanza e non ti aspetta. Si diventa lunatici perché vuoi delle cose e non le riesci a ottenere. Si diventa responsabili e maturi. Si imparano un sacco di cose.
Il tuo personale modo di vivere, si delinea giorno dopo giorno. Il cambiamento che avviene nella testa, ti prende anche il corpo.
E cambiano gli orari.
A vent’anni non esistevano sabati sera a casa. Adesso hai imparato a memoria tutto il palinsesto televisivo della prima e della seconda serata.
A vent’anni volevi che una settimana non finisse mai, adesso non vedi l’ora che arrivi il weekend per fare festa col tuo riposo programmato.

Photo by John Sting on Unsplash

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Il fisico ti chiama, si fa sentire quando vorresti fare qualcosa che prima era “normalità” e adesso è “strafare”.
Impari a convivere con lo stress mentale di una settimana piena zeppa di lavoro e impegni.
Dormi poco perché dormire sai che è diventato un lusso. Di tempo ne hai poco perché se prima c’erano i tuoi genitori a sbrigarti le commissioni, adesso te le devi fare tu.
L’energia diminuisce e hai sempre quella maledetta impressione di essere stanco. Se fai seratona, la domenica sei una pianta moribonda sul letto. Se giochi a calcetto con gli amici, sai che oltre a boccheggiare come un sub in preda a un’embolia, ti ritrovi la sera a letto con i dolori di un vecchio di settant’anni.

Photo by Jonathan Petersson on Unsplash

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Il cerchio dell’orario si chiude con il metabolismo. Se prima te ne sbattevi le palle del tuo stomaco, del tuo fegato, perché tanto potevi mangiare qualsiasi cosa a qualsiasi ora, adesso ingrassi anche se prendi una boccata d’aria in balcone.
E allora cambi l’alimentazione, cerchi di stare attento, di mangiare regolare perché altrimenti poi ti tocca guardarti allo specchio e farti schifo da solo. Cambia la testa. Prima facevi a botte per la squadra del cuore, ora ti confronti con gli altri parlando di politica ed economia anche se non ne capisci un cazzo, ma solo perché sei consapevole di vivere in un Paese di merda.
Cambia la testa perché ti butti a capofitto sul lavoro, perché sai che da quello e solo da quello, dipendono le tue entrate economiche che ti permettono di passarti quei pochi piccoli vizi e piaceri.

Photo by Paz Arando on Unsplash

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Cambia la testa, perché anche se rimani, la solita testa di cazzo che eri a vent’anni, fai camminare di più quell’angolino di cervello dove ci sta dentro tutta la maturità accumulata negli ultimi 10 anni.
Cambia la testa perché vedi i tuoi coetanei sposarsi o fare figli e non pensi che siano folli, ma sei felice per loro e vorresti esserlo anche tu, così.
E qui ti cambia il cuore. Quello vecchio di quando avevi vent’anni, così aperto, limpido e libero, adesso porta su le esperienze negative e i sacchi neri dei ricordi più belli!I sacchi neri di quello che poteva essere e non è.
Ce l’hai stanco il cuore a trent’anni, affaticato dai brandelli mancanti che hai sperperato si, con nottate adrenaliniche, ma spesso e volentieri con persone che
te lo hanno stropicciato per bene.

Photo by Manolo Chrétien on Unsplash

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Il tuo cuore nuovo, trentenne di zecca, adesso molto spesso non corre da solo. Aspetta la mente e nel loro conflitto naturale, cercano e talvolta trovano un compromesso per poter procedere di pari passo.
Sai che adesso hai un cuore meno pazzo e più gestibile, ma sai bene che ad esso non si comanda mai e qualche volta si permette da solo, una gita fuori porta non propriamente programmata, con conseguente giramento di palle successivo.
Le fai le minchiate a trent’anni, eccome no. Molte di meno rispetto a prima, certo. Ma a trent’anni le cazzate hanno un prezzo più altoNon sono sicuramente le sfuriate dei prof o i rimproveri puntuali dei genitori.
Le paghi care perché ti rendi conto dopo, che non hai più tempo per raggiungere i tuoi coetanei in quella dimensione tanto sognata.

Photo by Pepi Stojanovski on Unsplash

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E allora diventi, rigido, intransigente, selettivo.
Se le cose non vanno bene con una persona, non stai tanto li a rimuginare, tagli e passi avanti. Questo cuore ormai non ti permette più di correre e soprattutto di rincorrere. O è bianco o è nero. Il grigio non ti sta più bene.
Quella sensazione di stare sospeso in bilico a certe situazioni scomode, se prima ti eccitava adesso ti stressa.
Ti concedi mille avventure sessuali, perché signori diciamocelo, a trent’anni sei nel pieno periodo di quella attività.

Photo by Alejandra Quiroz on Unsplash

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Ma ogni volta che ti alzi da un letto, ti rimane un altro ennesimo profumo addosso e niente di piùE allora tornano a bussare alla porta le tue priorità che per qualche ora avevi solo accantonato. Ritornano i pensieri in una sera qualunque dove ti assale affamato il tuo solito stesso dubbio.
Sei te che sei sbagliato o il mondo la fuori non ti calza come vorresti? È una fatica enorme avere trent’anni oggi.
Più di quanto uno a vent’anni avrebbe potuto mai immaginare. Ma hai la consapevolezza e la maturità giusta per tirare fuori il trucco che ti ha sempre accompagnato esattamente fino a qui, fino a dove sei adesso.

Il sorriso.

G.
itrentenni@gmail.com

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