UN POST TROPPO SERIO, ALLA SOGLIA DEI 31.

Ebbene, sì. Un giorno ti svegli e non hai più trentanni. Ma non erano 20 quelli?

Un giorno ti svegli e devi ricominciare per l’ennesima volta. Ma non era già successo circa 6 anni fa?

Un giorno ti svegli e sei grande. Non hai più 30 anni ma quasi 31.

Ti metti davanti allo specchio, ti fissi.

photo credit: Leanne Surfleet via photopin cc

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Ripensi alla persona che sei e dove vuoi arrivare. Ormai sei grande. Ma per qualcuno sei ancora piccolo. Hai mille idee che ti frullano per la testa, vuoi metterle per iscritto. Vuoi “Ristrutturare” la tua persona.

Vuoi essere più innovativo, più fashion, vuoi cambiare lavoro (o vuoi trovarlo) vuoi mettere su famiglia o vuoi vincere il premio  “scapolone dell’anno”.

winner

Vuoi dare te stesso (ci si augura non nel senso letterale della parola) al mondo. Vuoi dire “Ehi ci sono anche io!”. Voglio esprimermi, voglio colorare i muri di questa società, voglio imparare ancora, voglio crescere, voglio fare, sentire, amare.

photo credit: Geekr via photopin cc

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Allora ti poni degli obiettivi. Durante uno dei tuoi periodi lavorativi tra gli ultimi 10 che hai fatto, negli ultimi 4 anni  tra: stage, collaborazione, a progetto, determinato, sostituzione maternità, truffa, non remunerato, ti hanno insegnato a scrivere ogni mattina la tua TO DO LIST.

photo credit: studio*chaos via photopin cc

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Che invenzione ragazzi! Tutte le cose che devi fare, le più facili e le più difficili non importa il tempo, o meglio, un tempo c’è  ma è sempre così relativo. L’importante è che sbarri la cosa fatta. Prima o poi.  Puoi  finire la tua list anche prima della fine della tua giornata lavorativa o, non finirla mai.

Ed eccola lì, questa trentenne di  “bell’aspetto” decide di non mettersi seduta alla sua storica scrivania ma cambia location. Entra in cucina e dispone i suoi “arnesi” sul tavolo bianco. Bianco come un foglio pronto per essere scritto per la prima volta.

photo credit: Kevin_Morris via photopin cc

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Accende il pc, traccia i suoi obiettivi su un foglio, inizia a navigare e si perde…nell’inutilità dell’etere.

Poi arrivano le 13, arriva la famiglia e mette su l’acqua per la pasta. Ora arriva la mamma e si magia. Tanto  domani è un altro giorno, domani ricomincio il mio lavoro.

 

CRIS

 

itrentenni

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Riflessioni, propositi, affanni, sogni, ricordi, speranze, cicatrici, obiettivi, preoccupazioni, desideri. Parole sparse, pensieri e riflessioni. Voglia di raccontarsi o semplicemente di sentirsi come a casa.
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